3 giorni a Trieste
Friuli,  Itinerari e diari di viaggio

Itinerario Trieste: fra storia, letteratura e buon cibo

L’arrivo a Trieste ed il Nuovo Albergo Centro

Spinti dalla voglia di conoscere sempre più la nostra bella Italia questa volta facciamo tappa nella sorprendete ed elegante Trieste.

Partiamo da Milano in bus (stazione bus di Lampugnano) e dopo qualche ora arriviamo alla Stazione Centrale di Trieste.

Per questo nostro piccolo viaggio di 4 giorni alla scoperta della città pernottiamo al Nuovo Albergo Centro che si rivela un’ottima scelta per la sua posizione e la qualità dei servizi ad un giusto prezzo. Lo raggiungiamo direttamente a piedi in qualche minuto essendo a soli 500 metri dalla stazione.

Il Nuovo Albergo Centro è situato in un palazzo storico in via Roma, a 50 metri dal Canal Grande, facciamo il check-in in un istante ed entriamo in camera per riprendere fiato prima di iniziare con il nostro itinerario di Trieste.

Le camere sono luminose, confortevoli e pulite, la nostra è dotata di bagno (molto carino), dopo esserci sistemati un po’ scendiamo ed iniziamo la nostra full immersion triestina.


Itinerario Trieste in 3 giorni

Giorno 1 del nostro itinerario a Trieste: Un bel giro per il centro e le prime impressioni

Segui il primo giorno del nostro itinerario a Trieste su Google Maps

Sono le 16, usciti dall’Albergo ci dirigiamo al Canal Grande, fin dal primo istante capiamo che Trieste è una bellissima città, il canale è ricco di fascino, tante piccole barchette sono ormeggiate ai suoi lati, la gente passeggia ed in un lato del canale la statua di James Joyce ricorda la parentesi triestina del famoso scrittore irlandese tanto amico di Italo Svevo (triestino).

Ci lasciamo alle spalle il Canal Grande ed il Nuovo Albergo Centro e proseguendo arriviamo in piazza della borsa, così chiamata per il palazzo oggi sede della Camera di commercio ed un tempo sede della borsa.

La facciata di questo palazzo in stile neoclassico domina l’omonima piazza, dove è presente anche la statua di Leopoldo I d’Asburgo che dimostra l’importanza storica per la città dell’impero austro-ungarico.

Qui si è circondati da negozi, ma passeggiare in queste vie è piacevole, a pochi passi troviamo il simbolo forse più famoso della città, la stupefacente piazza dell’Unità d’Italia, una delle piazze più apprezzate d’Italia, sia per la sua eleganza che per la particolarità di avere un lato fronte mare, che con il calar del sole, con il buio e le luci artificiali diventa ancor più incantevole e romantica.

Trieste consigli
Piazza dell’Unità d’Italia

Gli edifici che circondano la piazza sono storici e conosciuti: sul lato di fronte al mare si trova il comune di Trieste; nel lato alla sua destra il palazzo del governo, sede della prefettura, e l’elegante Caffè degli Specchi; al centro della piazza la famosa fontana dei quattro continenti, risalente a quando ancora non era stata scoperta l’Oceania, e il monumento a Leonardo Manzi, un giovane che diede la vita per difendere la bandiera italiana.

Sono le 17.30, decidiamo di proseguire lasciandoci trasportare dalla bellezza di una passeggiata lungo il mare, più o meno all’altezza della piazza vediamo la statua “Le ragazze di Trieste” intente a cucire la bandiera italiana che sarebbe sventolata nel campanile di San Giusto il 30 ottobre del 1918 per festeggiare l’annessione della città all’Italia. Di fianco si trova la statua del “bersagliere mentre sale le scale” ed in lontananza vediamo il conosciutissimo Molo Audace.

Sarà la luce del sole che pian piano si attenua lasciando spazio al rosso tramonto, sarà lo stile elegante che si respira ad ogni passo, o la bellezza di passeggiare lungo l’acqua, in ogni caso Trieste è uno di quei posti che sorprende, non tanto per un segno o simbolo della città, ma sorprende nell’insieme.

Trieste itinerario 3 giorni
Statua “Le ragazze di Trieste”

La passeggiata prosegue, passiamo di fianco a vari musei e attrazioni turistiche che per una questione di tempo non visiteremo come l’Acquario Marino e il Museo Ferroviario di Campo Marzio.

Arriviamo alla spiaggia principale di Trieste, entriamo nei bagno comunale “La Lanterna“, molto particolare essendo diviso in due da un muro: a sinistra le donne ed i bambini, a destra gli uomini.

Entriamo per un bagno veloce, lo troviamo molto affascinante ed insolito, nella spiaggia per uomini vari tavoli sono circondati da anziani che giocano a carte, c’è poca gente, silenzio e tranquillità; la parte femminile invece è piena di persone e si sente un gran baccano, provocato soprattutto dai bambini che giocano.

Itinerario Trieste
Bagno La Lanterna

Sono le 19.30, è quasi ora di cena e decidiamo di tornare indietro verso il Nuovo Albergo Centro per mangiare lì vicino, in uno dei famosi buffet triestini, precisamente al Buffet birreria Rudy.

Ordiniamo un gulasch con patate ed una jota (zuppa con fagioli, crauti, patate ed impreziosita da carne, cotenna o cartilagine di maiale), piatti abbondanti e gustosi, un buon posto dove assaggiare cucina locale in tranquillità.

Strapieni e stanchi dal viaggio ci dirigiamo al nostro hotel che per fortuna si trova a 150 metri dal ristorante, dopo una doccia rilassante ci addormentiamo in un istante.


Giorno 2: Itinerario Trieste fra storia e gastronomia

Segui il secondo giorno del nostro itinerario a Trieste su Google Maps

Ci alziamo di buon’ora perché la nostra giornata di visite sarà lunga e non vogliamo rinunciare a nulla, ma prima di uscire andiamo a mangiare per fare un bel carico di energia.

La colazione del Nuovo Albergo Centro è ottima e per tutti i gusti, servita in una sala ordinata e nuova, propone ogni tipo di cibo e bevanda calda e fredda: torte, croissant buonissimi ed altri vari dolci, marmellate, salumi, formaggi frutta, yogurt, latte, cereali, caffè, succo di frutta, insomma qualsiasi voglia abbiate la mattina vi soddisferà.

Siamo pronti ad iniziare la nostra giornata che parte con la visita prenotata al Kleine Berlin, lo raggiungiamo dal nostro hotel direttamente a piedi, vista la vicinanza, e dopo 600 metri arriviamo davanti all’ingresso.

La visita, guidata dai volontari del Club Alpinistico Triestino, si dimostra fin da subito singolare ed unica, si tratta di un complesso di gallerie risalente alla seconda guerra mondiale ed in sostanza sono 4 ricoveri antiaerei collegati tra loro.

La parte aperta alla visita è quella che all’epoca era riservata ai nazisti, infatti il quartiere che si trovava su quell’area si era talmente popolato di tedeschi da essere definito “kleine Berlin” (piccola Berlino).

Il percorso guidato è organizzato molto bene, inizia con la visione di un filmato che introduce alla visita, si nota subito la passione che la nostra guida ci mette raccontandoci, sala dopo sala, interessantissimi aneddoti e storie di guerra che si intrecciano a quelle della città, ma ci parla anche delle stalattiti e della vita che si è creata in questo luogo grazie all’umidità delle gallerie sotterranee e della strana presenza di un ragno tipico della Grecia.

In varie sale vengono ospitate esposizioni fotografiche o di oggetti dell’epoca e addirittura una piccola parte di un aereo da guerra precipitato. Una visita interessantissima che merita assolutamente più fama e attenzione.

Sono solo le 10.30 quando finiamo la nostra visita al Kleine Berlin, la prossima tappa è un altro lascito della seconda guerra mondiale, la Risiera di San Sabba.

Si trova dall’altra parte della città, un po’ lontano dalle principali attrazioni turistiche, ma la raggiungiamo facilmente andando in piazza Oberdan da dove partono i bus più importanti della città, a due passi dal Nuovo Albergo Centro e dal Klaine Berlin.

Prendiamo il bus 20 fino alla fermata via Flavia, da lì facciamo 500 metri a piedi e arriviamo alla nostra seconda tappa della giornata. L’ingresso è gratuito se non si vuole la visita guidata, ma noi consigliamo almeno di prendere l’audio guida per 2 euro.

La storia della Risiera di San Sabba, un po’ come quella della nostra visita precedente, è particolarissima ed unica e sinceramente anche questa non conosciutissima.

Come si capisce dal nome questo stabile aveva la funzione di risiera fino a quando nel 1943 divenne un lager nazista, qui venivano direttamente uccisi molti prigionieri ebrei e politici, altri venivano rinchiusi per essere destinati ai campi di concentramento. Inoltre la risiera veniva usata anche come prigione per i civili.

La visita è toccante e sembra incredibile ciò che accadde tra queste mura. Se volete saperne di più, abbiamo scritto un articolo completamente dedicato alla Risiera di San Sabba.

  • Campo di concentramento Trieste

Abbiamo visitato i campi di concentramento e sterminio più conosciuti, siamo stati al castello di Wewelsburg in Germania, ovvero il covo delle ss, ed in altri famosi centri del potere nazi-fascista e ci sentiamo di dire che questo sito storico merita ed è giusto visitarlo per conoscere e prendere coscienza di ciò che è stato il nazismo e di cosa ha fatto anche in Italia, segnando tristemente la nostra storia.

Riprendiamo il bus 20 dove ci aveva lasciato ed in 8 minuti arriviamo alla fermata Largo Barriera, non lontano dalla zona del castello, qui scegliamo di pranzare da Amano (Largo Barriera 11), ci mettiamo un secondo a capire che mai scelta fu più azzeccata: salumi di tutti i tipi, formaggi, ottimi vini e tipicità ci rapiscono.

Optiamo per un classico triestino come il panino con il prosciutto cotto in crosta di pane (sfornato da loro tutti i giorni alle 8.30-13.00-17.00), un mix di salumi della regione e tre preparazioni di Amano, una crema di formaggi, una di baccalà ed un’insalata russa particolarmente buona, accompagniamo il tutto con un vino di zona, un bianco ottimo.

Abbiamo apprezzato tanto anche il clima che si respira da Amano. Triestini vanno e vengono per un aperitivo, una merenda o per portarsi a casa qualcosa di succulento, il simpaticissimo Giacomo che ci serve ci racconta ciò che stiamo mangiando con l’interesse che ha solo chi ama il proprio lavoro!

Un locale che offre cibo di qualità gestito da persone di qualità, tappa immancabile nella Trieste culinaria.

Dopo questa stupenda mangiata, a piedi raggiungiamo il colle di San Giusto e il parco della Rimembranza salendo dalla Scala Dei Giganti. Facciamo una piacevole passeggiata nel verde dove di tanto in tanto incontriamo lapidi e monumenti dedicati ai caduti della grande guerra, purtroppo il parco non è molto curato, ma è comunque un bel modo per raggiungere il castello di San Giusto.

Un po’ spoglio, il castello merita comunque una visita veloce, al suo interno ospita varie esposizioni che vanno dall’era romanica alla Trieste del 1800. Vi è anche una piccola cappella che si può visitare, apprezzabile la vista su Trieste dalla cinta muraria.

In generale questa visita non ci convince molto e dopo appena mezz’ora ci rechiamo alla famosa Cattedrale di San Giusto, praticamente confinante con il castello, la cattedrale ha il suo fascino ed è uno dei simboli della città.

Scendiamo verso la città vecchia di Trieste da via della cattedrale, ci imbattiamo nel Santuario di Santa Maria Maggiore, passiamo dall’Arco di Riccardo e raggiungiamo il Museo dedicato a Italo Svevo, consigliato soprattutto agli appassionati del genere.

Noi lo troviamo molto interessante, la visita è gratuita ed abbastanza breve. Proseguiamo in via della Madonna del mare, giriamo a sinistra in via di Cavana e facciamo qualche foto alla statua di Italo Svevo.

La giornata è stata lunga e stancante ma siamo felici di tutto quello che abbiamo visto.

È quasi ora di cena, prima di partire avevo letto di un ristorante fusion che offre un’ottima cucina combinata ad un’attenta selezione di birre, l’Hopsbeerstrò che si trova a pochi passi da noi, in via Cavana 11.

Già dall’ingresso si capisce che il locale è un posto giovanile, moderno, con l’attenzione al dettaglio, questa nostra impressione viene confermata una volta seduti al tavolo.

Niccolò che ci accoglie e ci seguirà durante tutta la cena è gentilissimo e preparato, optiamo per il loro nuovo menù estivo: 4 portate più il dolce accompagnati da altrettante birre.

Un mix di tecniche e ingredienti di metà mondo vanno a fondersi grazie all’abilità dello Chef Jan Ciabatti, ciò che si ottiene sono dei piatti con sapori nuovi che appassionano ed incuriosiscono, il tutto impreziosito da un’attenta selezione di birre davvero eccezionali e particolari, una scelta assolutamente azzeccata!

Decidiamo di tornare al Nuovo albergo Centro a piedi per smaltire l’ottima cena e goderci la Trieste notturna, percorriamo via dell’Annunziata che ci porta lungo le banchine del porto.

Ne approfittiamo per rivedere in versione notturna Piazza dell’Unità d’Italia, il Canal Grande e passeggiare lungo l’affollato Molo Audace dove coppiette e gruppi di amici si godono il fresco. Ormai la giornata è finita siamo stremati e torniamo in albergo dove ci godiamo la nostra bella stanza rilassandoci.


Giorno 3: Verso il Castello di Miramare, un po’ di letteratura e un ultimo giro per Trieste

Segui il terzo giorno del nostro itinerario a Trieste su Google Maps

Oggi ci svegliamo con più calma visto che le visite saranno concentrate in poche attrazioni.

La camera è confortevole, stanchi dai giorni movimentati facciamo fatica ad alzarci, ma non vogliamo farci scappare le bontà dolci e salate della colazione che ci aspetta al Nuovo Albergo Centro, così troviamo le forze.

Abbiamo in programma di fare una gita fuori Trieste ovvero al Castello di Miramare e al suo bellissimo parco, ma prima ritorniamo da Amano dove, ingolositi dalla nostra prima tappa in questo stupendo locale, ci facciamo fare dei panini con due tipicità, con il prosciutto cotto in crosta di pane e con il prosciutto del Carso, che mangeremo a pranzo.

Ritorniamo al Nuovo Albergo Centro per prepararci gli zaini, usciamo e percorriamo a piedi via Roma per raggiungere la fermata bus di via Ghega 6 dove prendiamo il bus 6 direzione Grignano che ci lascia di fronte alla banchina del porticciolo.

Itinerario Trieste e dintorni
Castello di Miramare

Foto di Gerhard Bögner da Pixabay

Entriamo nel parco del castello di Miramare, la passeggiata è bellissima ed essendo la giornata abbastanza calda camminare all’ombra è un toccasana.

Dopo qualche minuto ci ritroviamo di fronte il piccolo ma bellissimo ed elegante palazzo bianco, che spicca tra il verde del giardino e il blu del mare. Questo doveva essere la residenza della corte Asburgica, ma Massimiliano D’Asburgo morì in Messico prima di potersela godere, ci visse la moglie Carlotta per un breve periodo dopo la morte del marito.

Sono le 16.30 quando torniamo alla fermata del bus 6 di fronte alla banchina del porticciolo e facciamo il percorso inverso. In mezz’ora arriviamo nuovamente a Trieste dove dedichiamo il tempo ad un po’ di shopping e alle ultime visite, visto che l’indomani partiamo a fine mattinata.

Raggiungiamo via Roma, la via del nostro albergo, proseguiamo lasciandoci alle spalle il canal grande e giriamo all’incrocio dove via Roma incontra via Mazzini per vedere la stupefacente Chiesa Serbo Ortodossa di San Spiridone, è chiusa ma vista la sua maestosità ci avviciniamo per ammirarla.

Continuiamo su via Mazzini e poi giriamo in via Dante Alighieri per vedere la statua di un altro importante scrittore triestino, Umberto Saba. Girato l’angolo, in via San Nicolò 30 entriamo in quella che un tempo fu la sua libreria e che oggi porta il suo nome, Libreria Antiquaria Umberto Saba gestita in maniera eccezionale da Mario Carne, figlio del noto Carletto, al quale Saba dedicò uno scritto del canzoniere intitolato appunto Carletto.

Itinerario Trieste
Libreria Antiquaria Umberto Saba

Il Signor Mario porta avanti con una passione infinita il proprio lavoro a salvaguardia di questa vecchia e storica libreria, è una guida perfetta e spesso, data la sua gentilezza, si presta a raccontare la Trieste che non c’è più, ma anche aneddoti e particolari legati alla storia di Saba, al suo carattere poco accomodante e all’amicizia con Carletto.

Un viaggio nel passato circondati dalla bellezza vissuta di questo luogo che ha visto un libraio d’eccezione come Saba. Sicuramente la libreria antiquaria è il più grande omaggio della città allo scrittore, che sembra averlo forse un po’ dimenticato. Questa era anche un luogo d’incontro culturale che riuniva gli scrittori del tempo. Un piccolo gioiello nascosto!

Ringraziamo il signor Mario Carne per la cordialità ed i consigli su Trieste e usciamo dalla libreria arricchiti da un’esperienza rara ed inaspettata.

Trieste itinerario
Libreria Antiquaria Umberto Saba

Prendiamo via dello Spiridione, via del teatro romano ed ammiriamo i lasciti dell’impero romano che anche qua ci ha regalato un segno della propria potenza, il bellissimo anfiteatro.

Finiamo così le nostre visite, passeggiando per la città, rilassati e dando un’occhiata ai negozi.

È ora di cena e tanti triestini ci hanno consigliato di mangiare alla pizzeria “Al Civicosei”. Veniamo accolti con il sorriso dal personale del locale che ci fa accomodare all’aperto, le pizze sono fatte con ingredienti eccellenti e sono veramente sublimi, il menù è vario e accontenta tutti i gusti, anche con impasti particolari come quelli ai cereali, alla curcuma.

Ogni ingrediente che va a comporre la pizza è di alta qualità, dalle farine all’olio, dal sugo ai vari condimenti. Se come noi di Expressyourtravel non riuscite a stare troppo tempo senza pizza, quella di “Al civico sei” vi sorprenderà. Non ve ne pentirete!!

pizzeria Trieste
Pizzeria Al Civicosei

Diamo un ultimo sguardo a Trieste, ci perdiamo e ci ritroviamo lasciandoci trasportare da una città che ci ha sorpreso. Torniamo al nostro albergo dove dormiamo purtroppo per l’ultima notte.

A Trieste abbiamo incontrato tante persone gentilissime e un esempio lo sono i proprietari e lo staff del Nuovo Albergo Centro, sempre cordiali, disponibili e pronti a consigliarvi un buon ristorante, un bel museo o una chicca che solo un triestino doc conosce.


Giorno 4: La partenza, ma è solo un arrivederci

Il nostro itinerario di Trieste è ormai giunto al termine.

La solita preziosa colazione è l’unica cosa che ci tira su di morale dalla tristezza della partenza, ma sappiamo già che con Trieste è un arrivederci.

Prendiamo i nostri bagagli, usciamo e, lasciamo alle nostre spalle l’hotel. Raggiungiamo la Stazione centrale di bus e treni dove proseguiremo il nostro viaggio verso Lubiana, Zagabria e Budapest, per un tour estivo che non poteva iniziare in un modo migliore.

Arrivederci Trieste!

Volete visitare anche voi Trieste e alloggiare al Nuovo Albergo Centro?

Ecco il sito per prenotare!

Articolo realizzato in collaborazione con Hotel Nuovo Albergo Centro, Amano, Hopsbeerstrò, Al Civicosei.

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