Diario di viaggio Stoccolma
Itinerari e diari di viaggio,  Svezia

Diario di viaggio Stoccolma

Per noi Stoccolma è un posto speciale, qui abbiamo fatto il nostro primo viaggio all’estero, ed in seguito anche la nostra prima esperienza di vita duratura fuori dall’Italia, vivendoci diversi mesi grazie all’Erasmus, soprattutto è qui che ha iniziato a prendere forma l’idea di Expressyourtravel.

Ma torniamo a noi, ecco il racconto del nostro viaggio a Stoccolma!

Compriamo i biglietti Ryanair ad inizio agosto e troviamo un’ottima offerta per la prima settimana di settembre: andata e ritorno da Milano-Bergamo a meno di 60 euro a persona, sempre ad agosto prenotiamo una camera doppia in hotel, 235 euro per 4 notti (29,50€ a notte per persona al giorno).

L’hotel si trova in periferia, a 50 metri dalla fermata metro Telefonplan (linea rossa), la camera non è niente di che, ma per essere a Stoccolma il prezzo è molto buono. Da qui inizia la nostra avventura in terra Scandinava!

Quello che segue è il diario del nostro viaggio a Stoccolma, una sorta di itinerario che potreste seguire o semplicemente una lettura per darvi l’idea di come potrebbe essere visitare Stoccolma.


Diario di viaggio: Stoccolma in 5 giorni

Primo giorno – L’arrivo e le prime impressioni su Stoccolma

Dopo un’attesa interminabile è arrivato settembre.

Ci portiamo lo stretto indispensabile (compreso un giubbotto leggero, visto che stiamo andando in un posto che anche nella stagione estiva può avere temperature fresche, soprattutto la notte) per lasciare un po’ di spazio ai ricordini di viaggio.

Partiamo da Milano-Bergamo di mattina, il volo dura 3 ore circa e all’ora di pranzo arriviamo all’aeroporto di Stoccolma-Skavsta, scesi dall’aereo la prima stanza in cui si entra è dedicata al ritiro bagagli, qui troviamo una macchinetta che permette di comprare i biglietti del Flygbussarna, ovvero il bus che porta alla stazione centrale di Stoccolma.

Il prezzo del tragitto Andata/ Ritorno è minore e, visto che oltre al taxi (che costa sui 200 euro sola andata) l’unico modo per percorrere la tratta Aeroporto-Stoccolma e viceversa è con questo bus, scegliamo direttamente questa opzione e spendiamo 285 SEK a persona che paghiamo con la carta, non avendo ancora cambiato o prelevato soldi.

Arriviamo dopo più di un’ora di viaggio a T-Centralen (stazione centrale di Stoccolma), compriamo i biglietti della metro (32 SEK a persona utilizzando la access card) abbastanza cari, e decidiamo di comprare pure lo Stockholm Pass da 72 ore.

La stazione centrale è molto grande, ma tutto è spiegato perfettamente, seguendo le indicazioni scendiamo all’ultimo piano e prendiamo la metro per dirigerci a Telefonplan (linea rossa), dove ci aspettano all’hotel per fare il check-in.

Una volta scesi dalla metro e arrivati nella zona dell’hotel, pur essendo in periferia, tutto è ordinato e ci colpisce la presenza di un’enorme renna al centro di una rotonda spartitraffico, molto carina ed insolita. Troviamo subito il nostro alloggio, tutti parlano inglese e sono molto gentili. Veniamo accompagnati alla camera che rispetta le nostre aspettative, una stanza essenziale con letto, armadio e un piccolo bagno.

Sono le 16.00 e la nostra vacanza ha finalmente inizio!

Optiamo per un giro a Gamla Stan (linea rossa-verde). Il primo impatto con la città vecchia è decisamente positivo, decine di viuzze pedonali dall’aria antica con ogni tipo di negozio: da stravaganti antiquari dove si trovano cappotti dell’armata russa e giubbotti di aviazione tedeschi anni 40, a negozi di cappelli, gioielli e vestiti fatti a mano, o negozi di caramelle fatte a mano ed i tipici souvenir.

Stoccolma città vecchia
Stortorget, Gamla Stan

Incantati, decidiamo di visitare senza una meta precisa Gamla Stan e di tornarci anche nei giorni successivi. Continuiamo a girare ed a prendere confidenza con la città fino all’ora di cena.

Passeggiando arriviamo nella via più stretta della Svezia, Mårten Trotzigs gränd, dove girarono il video musicale della colonna sonora di un film di 007. Qui, troviamo svariate persone che immortalano i propri compagni di viaggio mentre toccano, allargando le braccia, i due lati della via.

Stoccolma via più stretta
Mårten Trotzigs gränd (la via più stretta)

Il tempo passa veloce, sono le 20.00 e prendiamo la metro per dirigerci verso il nostro alloggio. Proprio affianco alla fermata Telefonplan troviamo un piccolo market dove compriamo generi alimentari del posto, caviale, aringhe marinate e qualche salsiccia di renna, rimaniamo colpiti nel vedere il prezzo eccessivo dell’acqua (1,60€ circa un litro e mezzo), spiegato successivamente dal fatto che l’acqua del rubinetto in Svezia è potabile e buona come quella in bottiglia.

Compriamo la cena e mangiamo in hotel, stanchi ma felici che tutto sia andato bene, andiamo a letto presto in modo da essere riposati e pronti per il giorno successivo.


Secondo Giorno di viaggio a Stoccolma – Da Gamla Stan a T- Centralen passando per…

Ci svegliamo verso le 9 baciati da un bellissimo sole e una volta pronti ci dirigiamo nuovamente a Gamla Stan (linea verde e rossa). Troviamo un bel bar-pasticceria dove fare colazione, lo Sundbergs konditori (prezzo 4-10€) in Jarntorget n°83, per partire carichi e pieni di energie.

Scopriamo che questo è il bar più antico di Stoccolma e il caffè viene servito in caffettiere di rame accompagnato da dolci per tutti i gusti, ovviamente data la fama il prezzo è abbastanza alto, ma ci sta. Sazi, proseguiamo verso la piazza Stortorget con i suoi palazzi tipici dai colori vivaci, dove si trova anche il Museo Nobel che visitiamo gratuitamente con lo St.Pass.

Rimaniamo soddisfatti dalla visita a questo interessante museo, dove tanti famosi personaggi hanno lasciato un loro ricordo: dagli occhiali e vestiario del Dalai Lama alla dinamite inventata da Alfred Nobel. A quest’ultimo è dedicata pure una piccola parte di museo in cui si racconta la sua interessante storia. Successivamente ci dirigiamo al Palazzo Reale distante veramente 1 minuto a piedi. Anche qui entriamo gratis con lo St.Pass.

Sicuramente chi ha visto la reggia di Caserta, Versailles o i castelli bavaresi, non rimarrà particolarmente colpito dalla visita a quella che una volta era la residenza reale (ora vivono in periferia nel bellissimo castello di Drottningholm, che se ne avrete il tempo merita assolutamente una visita, soprattutto d’estate) e che ora viene usata solo a scopo cerimoniale; nella piazza interna del castello si può assistere al cambio della guardia alle 12:15/ 13:15 a seconda del giorno.

Stoccolma cambio della guardia

Sono le 11.30 e decidiamo di farci una bella passeggiata nel cuore di Gamla Stan, nella via Västerlånggatan dove entrambi i lati ospitano interessanti negozi e ristoranti.

La via è ad uso pedonale quindi si cammina tranquillamente, di tanto in tanto ci soffermiamo in particolari negozi di souvenir, come quello che vende riproduzioni di antichità vichinghe, come porta monete in pelle, armi di legno, fischietti in corno di cervo e tante altre cose simili. Non resistiamo neanche alla bellezza dei negozi di abbigliamento, colmi di indumenti cuciti a mano e composti da materiale svedese di ottima qualità.

Per il pranzo scegliamo di fare un pasto veloce, ma tipicamente svedese, così ci dirigiamo nel famoso chiosco Nystekt Stromming (30-90 SEK) in Piazza Kornhamnstorg (Gamla Stan). Ordiniamo un panino con aringhe fritte, verdure fresche e contorno di patatine con salse, non proprio leggero, ma passare da Stoccolma senza mangiare in questo famoso chiosco di aringhe sarebbe un errore.

Appesantiti dopo questo pranzo ipercalorico decidiamo di rilassarci un pochino e ci dirigiamo verso l’attracco portuale di Gamla Stan, dove prendiamo due biglietti per un giro in battello nelle acque del lago Mälaren (gratuiti con lo St.Pass).

Gita in battello Stoccolma
Lago Mälaren

Si può scendere e salire ad ogni fermata, noi dopo il giro completo decidiamo di scendere dal battello quasi di fronte al Kungliga dramatiska teatern (qui recitarono grandi artisti come Greta Garbo e Ingmar Bergman), che si fa notare per la bellissima facciata molto elegante dove spiccano gli ornamenti color oro.

Alla sinistra del teatro accarezziamo la pancia della statua (dicono porti fortuna) che raffigura l’attrice Margaret Krook e che d’inverno viene riscaldata.

La nostra passeggiata continua in via Nybrogatan lasciandoci alle spalle la statua fino ad arrivare a una costruzione rossa alla fine della strada, il mercato di Saluhall. Rimaniamo colpiti e scopriamo che oltre ad essere un ottimo mercato di cibo tipico è anche un ottimo posto dove mangiare e dopo un ampio giro al suo interno decidiamo che il giorno successivo avremmo mangiato in questo stupefacente mercato.

Stoccolma mercato
Mercato Saluhall

Sono ormai passate le 17.00, andiamo a prendere la metro presso la fermata Ostermalmstorg (linea rossa) di fronte al mercato e ci fermiamo a T-centralen (dove si incrociano tutte le linee metro e da dove partono pure i treni e i bus), questa è la zona dello shopping, con centri commerciali infiniti anche di 9 piani.

Visto che i musei chiudono presto (quasi tutti non più tardi delle 17.00) ci facciamo un bel giro in questi mega centri commerciali vedendo abitudini, mode e stranezze degli svedesi, facciamo un po’ di spesa per la cena e intorno alle 21.00 torniamo verso l’hotel per cenare e riposarci.


Terzo giorno – Tanti musei e un po’ di shopping

Iniziamo la nostra terza giornata di vacanza con la visita all’Armemuseum (Riddargatan 13), poco distante dalla fermata metro Östermalmstorg (linea rossa). Usciamo dalla metro e ci ritroviamo nuovamente al mercato Saluhall, da qui scendiamo lungo quella strada che il giorno prima abbiamo percorso in senso opposto e, a metà di questa, svoltiamo a sinistra in via Riddargatan, dopo 200m troviamo il museo.

Non sapevamo cosa aspettarci ma questo museo è stato una bella sorpresa, ripercorre la storia delle guerre svedesi e la racconta in un modo molto interessante, grazie alle rappresentazioni plastiche a grandezza naturale che vanno dalla lotta per la sopravvivenza e per il potere tra i primi ominidi, ad accampamenti medievali, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Museo dell’Arma

Non è necessario essere appassionati di storia o di guerra per apprezzare questo museo, che coinvolgere qualsiasi persona, persino i bambini. Potrete indossare riproduzioni di abiti e tenere in mano armi dell’esercito svedese o essere spaventati nel vedere le torture che attuavano nel Medioevo.

Dopo circa due ore molto piacevoli usciamo dal museo, sono le 12.00 e, come deciso il giorno prima, andiamo a mangiare al mercato Saluhall, ci sediamo e dopo tanta indecisione per la scelta degli invitanti piatti presenti nel menù, io scelgo del salmone marinato, servito con patate arrosto e un delicato formaggio fresco alle erbe, mentre Giulia opta per una buonissima insalata di pasta fredda, anche questa con salmone, granchio artico e verdure crude.

I piatti sono abbondanti ed ottimi e sono più che sufficienti per un pranzo, paghiamo 250 SEK in tutto compreso acqua e pane, non male vista la qualità.

Dal mercato scendiamo verso il porto, arriviamo nello stesso punto in cui il giorno prima eravamo sbarcati dalla mini-crociera, vicino al bellissimo teatro dorato. Andiamo verso Djurgarden, ex riserva di caccia del re, oggi uno dei polmoni verdi della città, con numerose attrazioni da non perdere.

Percorriamo tutta la banchina, e dal via vai di bici nelle infinite piste ciclabili della città capiamo che qui la bicicletta è un vero e proprio mezzo di trasporto, riflettendo su questo e godendoci il sole che brilla nell’acqua arriviamo ed attraversiamo il ponte che ci fa raggiungere Djurgarden.

Poco dopo, seguendo i cartelli arriviamo al Junibaken (Galärvarvsvägen 8), di fianco al Vasa museet, che visiteremo il giorno successivo. Junibaken è fondamentalmente un parco giochi per bambini ma, se dentro di voi c’è un animo da bambino, questo posto vi piacerà veramente tanto. Il tema sono le fiabe e i personaggi di Astrid Lindgren, scrittrice svedese famosa in tutto il mondo grazie a Pippi calze lunghe.

In questo mondo magico vengono ricreati gli ambienti delle sue fiabe, quelle che ci hanno accompagnato da bambini, potrete entrare a casa di Pippi e vedere la sua disordinatissima stanza o salire nel suo cavallo, ma la parte che vi farà di certo tornar bambini è il viaggio con il trenino volante nel mondo delle fiabe. L’audio è presente anche in italiano. Noi non perdiamo quest’occasione e rimaniamo davvero incantati da questo straordinario e piccolo viaggio (controllate gli orari del trenino prima della visita per non perdervelo).

Sono quasi le 14.30, lasciamo lo Junibaken e Djurgarden attraversando di nuovo il ponte, di fronte al quale prendiamo il bus n°69 per dirigerci a circa 1km di distanza, presso la fermata Museiparken. Qui sono presenti diversi musei, fra cui il Tekniska museet, l’Etnografiska museet, che visitiamo.

Il museo Etnografiska è interessante, ci sono al suo interno oggetti, vestiti, mezzi e riproduzioni di abitazioni di varie tribù appartenenti a diverse parti del mondo: dagli attrezzi per pescare in Africa ai vestiti degli eschimesi, passando per armature samurai e strumenti musicali africani. É un museo abbastanza grande e alla lunga può stancare, ma senza dubbio merita una visita.

Il Tekniska museet si rivela incredibilmente piacevole. Due grandi sale mostrano l’evoluzione di numerosi oggetti, affiancando ad esempio telefoni, macchine fotografiche, occhiali da vista, asciuga capelli di epoche diverse, così anche vari modelli di maggiolini che, uno di fianco all’altro, fanno vedere come questo modello di macchina si è evoluto nel tempo.

Troviamo poi lavatrici e lavastoviglie trasparenti che è possibile mettere in funzione per vederne in azione i meccanismi. Tanti oggetti nuovi e antichi stimolano la nostra curiosità e danno risposte a domande che ci siamo sempre fatti.

L’ultima stanza da visitare è piena di giochi, da rudimentali ascensori azionati dalla rotazione di un ingranaggio spinto da un uomo a videogiochi come simulatori di canottaggio o scii. Qui ci si diverte e non ci si accorge di essere ancora in un museo.

Tekniska museet Stoccolma
Tekniska museet

Quando finiamo la nostra visita sono le 17.00 e per oggi basta musei, non solo perché quasi tutti chiudono a quest’ora, ma anche per non rendere il viaggio troppo pesante. Riprendiamo il bus da dove ci ha lasciato e scendiamo alla fermata di fronte al teatro per proseguire a piedi nella zona che collega Gamla Stan a T-centralen.

Raggiungiamo quindi il piazzale del palazzo Reale (dove fanno il cambio della guardia), scendiamo dalle scale che si trovano poco più avanti e ci rechiamo in via Drottninggatan. Questa è una via meno famosa per gli acquisti rispetto a quella che abbiamo visto il giorno prima a Gamla stan (Västerlånggatan), ma a noi è piaciuta di più e l’abbiamo trovata meno cara.

Passiamo tanto tempo tra assaggi di dolci tipici, negozi e acquisti, praticamente tutti i souvenir li prendiamo in questa via, segnalibri di stoffa a forma di renna, cartoline, barche vichinghe e tantissimi altre cose.

Non ci rendiamo quasi conto del tempo che passa ma si è fatto buio, allora decidiamo di prendere la metro dall’ormai vicina T-centralen e scendere a Slussen per andare a mangiare da Herman’s in via Fjallgatan 23, un fantastico ristorante vegetariano vicino alla fermata metro.

Dalle 6 di sera in poi offre un buffet con una scelta vastissima: da lasagne con verdure a involtini di vite e formaggio, da patate alle erbette fresche a gnocchi di patata al formaggio di capra, da insalate indiane a cuscus marocchini e tanto altro. Il locale merita la sua fama e se siete fortunati e trovate spazio in un tavolo fuori, avrete anche un panorama incantevole sull’arcipelago di Stoccolma ricoperto di luci.

Soddisfatti della nostra cena ci dirigiamo alla fermata metro di Slussen per tornare al nostro alloggio.


Quarto giorno del diario di viaggio – Le visite da non perdere a Stoccolma

Ci alziamo verso le otto e sappiamo già che dedicheremo l’intera giornata a due mete: il Vasa museet e lo Skansen.

Un’ora dopo siamo fuori, torniamo a Djurgarden dove siamo stati il giorno prima. Una volta arrivati, decidiamo di entrare per prima cosa a Skansen, dove passeremo molte ore. Dopo qualche minuto di fila esibiamo lo St. Pass per entrare gratuitamente e ci danno una mappa per orientarci al suo interno, viste le grandi dimensioni di Skansen.

Iniziamo la visita da un giardinetto di rose con una vista bellissima su Gamla Stan, un posto molto romantico. Dopo aver goduto di quel bellissimo panorama, ci spostiamo verso l’interno dove troviamo un piccolo villaggio con tanti antichi edifici tipici, i classici di queste zone con tetti in paglia e muri in pietra o le classiche costruzioni in legno dipinte di rosso.

Comparse vestite in abiti d’epoca vivono la vita di ogni giorno nel villaggio. Entriamo in una casa e il capofamiglia seduto in una poltrona davanti al fuoco legge un libro con i figli seduti nel tappeto attentissimi al racconto, così pure la moglie che intanto lavora a maglia.

In un’altra casa una massaia è intenta a cucinare e con lo sguardo come se noi non ci fossimo scruta dalla finestra l’orizzonte come in attesa di vedere il marito tornare dai campi, nel giardino adiacente c’è un bellissimo bambino biondo che gioca con delle biglie, il tutto è estremamente affascinante, come essere catapultati in un’altra epoca.

Abbiamo letto che non sempre si vivono queste esperienze nel parco, ma solo in giorni particolari, soprattutto la domenica. Entusiasti, entriamo in tutti gli edifici che fortunatamente troviamo aperti (non lo sono sempre soprattutto d’inverno), in un’antica pasticceria una gentile signora in abito tradizionale ci vende dei dolci tipici fatti al momento da un abile pasticcere che dietro di lei impasta a mano e sforna di continuo dolci da un forno a legna.

Proseguiamo il nostro giro entrando in una piccola fabbrica di bicchieri in metallo, dal lattaio, dal ferramenta e in un laboratorio dove degli artigiani lavorano il vetro davanti al pubblico. Ci sono tantissimi altri edifici e sarebbe impossibile parlare di tutti. É un posto davvero stupendo e la visita del solo villaggio vale già il prezzo del biglietto ma, come scopriremo, è solo l’inizio.

Usciti dalla zona del villaggio, circondati dal verde, ci spostiamo verso un grande spiazzo dove si trovano una decina di bancarelle che vendono salsicce tipiche, formaggi, miele e funghi, tutte cose fresche e artigianali. Dopo poco attira la nostra attenzione in mezzo ad un prato un palco con musica e balli folkloristici, ma andando verso di esso notiamo la presenza di trampoli e ci cimentiamo disastrosamente nell’uso di questi ultimi.

Dopo varie cadute e risate decidiamo che è il momento di fare un buon pranzo svedese: dentro Skansen i posti tipici dove mangiare non mancano, noi optiamo per un chiosco all’aperto, vista la bellissima giornata, prendiamo del buonissimo salmone alla brace cotto davanti ai nostri occhi, polpette e insalata. Ci sediamo in uno dei tanti tavoli per gustarci il nostro pasto; paghiamo 120 SEK a testa, ma abbiamo mangiato benissimo.

Chiosco dove mangiare a Skansen

Dopo pranzo ci inoltriamo tra boschi e ruscelli ed arriviamo tra una foto e l’altra alla zona dedicata allo zoo, praticamente sono tutti animali del nord Europa: gufi, alci, renne, orsi, lupi, foche, sono tenuti bene e in ottimi habitat. Passiamo tanto tempo ad osservare questi splendidi animali ed ogni tanto continuiamo ad imbatterci in personaggi in abito intenti a fare lavori artigianali, come intrecciatori di corteccia e agricoltori.

Abbiamo girato per ore Skansen, un po’ stanchi seguiamo la direzione di uscita e scopriamo però, sempre dentro Skansen, la presenza di un edificio che ospita altri animali, tra i quali si trova la specie di scimmia più piccola del mondo, grande più o meno quanto un pollice, visitiamo anche quello.

Sono le 15.00, usciamo da Skansen e dopo due passi siamo di fronte all’ingresso del Vasa museet, che avevamo già visto da fuori il giorno prima. Anche questo museo ci permette l’ingresso gratuito con lo S. Pass. Dentro veniamo avvolti dal buio ma pian piano la vista si adatta.

Il primo impatto con la gigantesca nave è scioccante, occupa tutto il centro del museo che, formato da 7 piani, permette la visione dettagliata di ogni sua parte. Ma il museo racconta anche la storia di questo meraviglioso vascello: l’affondamento, il recupero, le armi, gli ornamenti e la vita a bordo, con la ricostruzione di un ambiente interno della nave, dove si può entrare e capire bene com’era.

Si trovano persino le ricostruzioni delle facce dell’equipaggio, davvero molto realistiche, realizzate grazie all’aiuto della tecnologia che sfruttando i teschi è riuscita a riprodurre i volti, successivamente modellati da artisti. La visita è veramente affascinante ed unica al mondo e per questo rimaniamo fino alla chiusura del museo.

Museo vasa Stoccolma

Sono le 17.00, andiamo alla fermata del tram per raggiungere T-centralen e con fortuna ci capita il tram 7 con la carrozza antica (che si alterna con altri tram 7 moderni). Oltre alla bellezza della carrozza in legno, vi è il fascino dell’epoca anche grazie ad un anziano signore che annuncia le fermate a voce con l’aiuto di un campanaccio, davvero carino.

Scendiamo al capolinea del tram, nei pressi di T-centralen, qui decidiamo di perderci per le affollate vie della zona. Verso le sette ci viene una gran fame, ci spostiamo quindi verso Gamla Stan, per cenare nel ristorante Den gyldene freden in Osterlanggatan 51, il più vecchio ristorante di Stoccolma.

Nato nel 1722 questo rinomato ristorante offre piatti della cucina svedese, alla carta o a menù fisso, spendiamo circa 150 SEK a testa, è un ristorante di alto livello, si vede sia dal personale che dal locale, così come dalle pietanze. Io ordino granchio artico con insalata mista e una salsa di formaggio delicatissima, mentre Giulia salmone marinato e aringhe con crema di yogurt alle erbe e insalata, tutto estremamente squisito ed abbondante.

La giornata volge al termine e, stanchi ma felici, ritorniamo in hotel per una bella dormita.


Diario di viaggio Stoccolma – Quinto e ultimo giorno

Il nostro ultimo giorno purtroppo è arrivato, prepariamo le valigie, visto che alle undici dobbiamo lasciare la camera, ma essendo il volo alle 19.00 le lasciamo custodite alla reception. Anche se è l’ultimo giorno decidiamo di sfruttarlo appieno perché non possiamo perderci la visita allo Stadshuset (presso Hantverkargatan 1, kungsholmen), municipio di Stoccolma e sede della cerimonia dei Nobel. Per raggiungerlo prendiamo la metro fino alla fermata Rådhuset (linea blu) e in 5 minuti a piedi arriviamo.

municipio di Stoccolma
Municipio di Stoccolma (sede della cerimonia dei premi Nobel)

La visita guidata è davvero interessante e ci porta anche alla scoperta delle sale usate durante la cerimonia, sia dentro che fuori il posto è molto affascinante. Dopo questi 45 minuti di visita usciamo e mangiamo il nostro pranzo al sacco nell’attesa di salire sulla torre, per godere del meraviglioso panorama che offre.

Quando terminiamo la visita sono le 15:30 e il nostro viaggio è ormai finito. Torniamo all’hotel per recuperare le valigie e ci dirigiamo verso T-Centralen. Al piano degli autobus prendiamo quello che 5 giorni prima ci aveva portato in questa bellissima città (Flybussarna).

Dopo questo viaggio siamo tornati a Stoccolma, vivendoci per mesi in inverno e godendoci il clima natalizio in Scandinavia. Siamo rimasti innamorati di questa città e dei modi corretti e gentili del suo popolo. Consigliamo a tutti di visitare Stoccolma!

Il diario di viaggio dedicato a Stoccolma vi ha convinto a visitare questa splendida città?

Allora dovreste organizzare il vostro viaggio con la guida di Stoccolma che abbiamo scritto per voi.

Scopri anche: Il museo Vasa a Stoccolma

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