Dia de Los Muertos
Feste ed eventi,  Messico

Dia de Los Muertos: storia, curiosità e come si festeggia il Giorno dei Morti in Messico

Qualcuno per semplificare la definirebbe come la festa di Halloween messicana, ma il Dia de Muertos è qualcosa di diverso.

Cosa hanno in comune Halloween e il Giorno dei Morti messicano?

È vero, entrambe le festività sono dedicate ai morti ed entrambe si festeggiano nello stesso periodo, fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, ma mentre per Halloween gli spiriti che ritornano fra noi in quel periodo sono ostili e malvagi, nella tradizione del Dia de Muertos gli spirti sono buoni, sono i nostri cari che tornano in famiglia per passare una magica notte fra i vivi.

Se non avete ancora visto il cartone animato della Disney Coco vi consigliamo di guardarlo, capirete qual è il significato e l’atmosfera del Dia de los Muertos e come viene festeggiato.

È una festa sentita e celebrata in tutto il Messico, ma in alcune località viene festeggiata davvero in grande.

Cosa si fa il Dia de los Muertos?

Già nella seconda metà di ottobre le città si riempiono di colori, con altari decorati e offerte ai defunti, vengono organizzati diversi eventi, come danze, canti e parate, si indossano costumi vivaci e ci si dipinge la faccia.

Ma è il 2 novembre che si arriva al culmine della festa, i cimiteri vengono riempiti di fiori, le tombe decorate e illuminate con candele, le famiglie si radunano proprio attorno alle tombe dei loro cari e passano la notte con loro, mangiando, bevendo e chiacchierando.

Cimitero Mixquic

Ma da dove deriva questa festa? Qual è l’origine del Dia de los Muertos?

Storia e origini del Dia de Los Muertos

Questa festa è il risultato dell’incontro fra due culture, quella mesoamericana e quella degli invasori spagnoli.

Le sue origini sono antichissime, legate alle credenze delle popolazioni autoctone, fra cui gli Aztechi, per le quali la morte era una fase naturale del ciclo della vita e non aveva la connotazione morale che invece ha nella religione cattolica. Il destino delle anime dei morti non era determinato dal loro comportamento in vita ma dal tipo di trapasso.

Queste credenze e i riti ad esse legati si fusero con quelli dei conquistatori spagnoli dando origine al Dia de los Muertos che conosciamo oggi. Le date in onore dei morti secondo la tradizione delle antiche popolazioni mesoamericane erano diverse da quelle in cui si festeggia oggi la Santa Muerte, ma l’incontro con le credenze cristiane fece coincidere questa celebrazione con le date della festa di Tutti i Santi (o Ognissanti).

Giorno dei morti Messico
Cimitero Mixquic

Nel 2008 la colorata e vivace festa del Dia de los Muertos è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, per l’importanza delle sue antichissime celebrazioni e la particolarità e unicità delle credenze e tradizioni ad essa legate.

Dia de Los Muertos: Come si festeggia

Parte fondamentale di quelli che sono i rituali legati alla festa dei morti in Messico è l’ofrenda. In questo periodo, infatti, le famiglie allestiscono nelle loro case un altare con offerte ai loro cari defunti, foto che li ritraggono, i loro cibi preferiti, candele e oggetti a cui erano legati.

Ad arricchire gli altari non mancano mai il Pan de Muertos, un pane realizzato proprio in occasione di queta festa; i teschi di zucchero (calaveras), e ovviamente non mancano i tipici fiori Cempasúchil (i fiori della calendula) con il loro colore arancione acceso.

Ofrenda giorno dei morti
Ofrenda di una casa privata (altare dedicato ai defunti)

Anche le piazze, le chiese e altri numerosi luoghi pubblici si riempiono di ofrendas, alcune davvero bellissime!

Oltre alla realizzazione dell’altare è comune un po’ in tutto il Messico riunirsi nei cimiteri per rendere omaggio ai propri cari. Per il resto non esiste un unico modo di festeggiare il Dia de Muertos, il Messico è molto grande e conserva una vasta gamma di tradizioni che differiscono a seconda della zona o dello stato messicano.

Nel vasto territorio nazionale prima dell’arrivo degli spagnoli esistevano diversi usi e costumi a seconda della zona, che si sono quindi mescolati con la cultura spagnola determinando diversi modi di festeggiare. In alcune zone la festa è più divertente e allegra, in altre più raccolta e spirituale.

Nelle grandi città, come nella capitale Città del Messico, ad esempio, si organizzano eventi e parate, si va in giro travestiti e con la faccia dipinta e si fa festa in ogni modo, anche nei locali.

I simboli del Dia de los Muertos

La principale icona del Dia de Muertos è il teschio (calavera in spagnolo) che è un simbolo importante della cultura e tradizione messicana in generale, lo si trova raffigurato nei dipinti di celebri artisti, come Diego Rivera, e lo si vede nei ritrovamenti Aztechi e Maya.

Gli stessi spagnoli al loro arrivo trovarono un muro di teschi (tzompantli) eretto dagli Aztechi nella loro antica capitale di Tenochtitlán (oggi Città del Messico).

Chi è la Catrina in Messico?

In epoche più recenti i teschi iniziarono ad essere usati anche a scopo satirico, specialmente durante in governi di Benito Juárez e Porfirio Díaz, fu proprio così che nacque la calavera Catrina, il teschio che oggi simboleggia maggiormente il Dia de los Muertos.

(Per approfondire la storia del Messico vi consigliamo il nostro articolo sul castello di Chapultepec.)

Come nasce la Calavera Catrina

La Catrina nasce con un’illustrazione di José Guadalupe Posada fra il 1910 e il 1913, raffigurante lo scheletro di una donna che indossa un largo cappello seguendo lo stile diffuso in Europa agli inizi del XX secolo. Un’immagine satirica che rappresentava quei messicani indigeni che si distaccavano dalle proprie origini e dalla propria cultura per adottare (o copiare) lo stile di vita dell’aristocrazia e borghesia europea dell’epoca.

La calavera Catrina fu solo uno dei tanti teschi ritratti da Posada ma si diffuse a tal punto nella cultura popolare da arrivare a rappresentare la Santa Muerte, la figura più importante del Dia de Muertos, la dea Azteca Mictecacihuatl, regina degli inferi.

Che significato ha il teschio messicano?

I teschi colorati e dipinti, arricchiti di fiori e decorazioni, sono proprio la rappresentazione più adatta di questa festa, un‘immagine che celebra la vita e la morte insieme, come parte di un unico ciclo. I calaveras rappresentano la gioia con cui si deve affrontare la vita e la morte, accogliendole entrambe col sorriso.

Durante la Festa dei Morti in Messico vengono realizzati teschi di tutti i tipi, inclusi quelli di zucchero al sapore di cocco, al peperoncino, al cioccolato e molti altri. Si mangiano e si usano come offerte ai defunti mettendoli sugli altari.

A Città del Messico dalla seconda metà di ottobre vengono allestiti teschi e scheletri giganti che colorano e rallegrano le piazze e le vie del centro.

Il teschio in questo periodo si trova dipinto anche nelle facce di molte persone, fra abitanti e turisti che vogliono sentirsi parte di questa grande festa.

Dia de Los Muertos
Ofrenda pubblica Coyoacan (Città del Messico)

Quali sono gli altri simboli del Dia de Los Muertos?

Oltre al teschio messicano, un simbolo importantissimo è l’altare, l’ofrenda di cui abbiamo già parlato, che viene allestito dalle famiglie nelle loro case con offerte e foto dei cari defunti.

Altro simbolo sono i fiori di Calendula, i Tagete Erecta, chiamati in Messico Cempasúchil. Essendo questa una festa con origini antichissime non è facile risalire al perché proprio questi fiori siano diventati un simbolo del Giorno dei Morti in Messico, ma la credenza popolare è che grazie al loro colore acceso e al loro forte profumo questi fiori aiutano i defunti a trovare la strada di casa per ricongiungersi alle loro famiglie.

Fiori Dia de Los Muertos
Fiori Cempasúchil

Dove si festeggia il Dia de los Muertos: i posti migliori dove andare in Messico per l’occasione

Come abbiamo detto il Giorno dei Morti viene festeggiato in modo diverso nelle diverse zone del Messico, ci sono celebrazioni più festose e vivaci di altre e luoghi più indicati per assistere alle celebrazioni. Ecco i posti più famosi dove andare in Messico per l’occasione:

Città del Messico

La capitale messicana è molto grande e in molti dei suoi quartieri, come a Coyoacan, vengono allestite bellissime ofrenda; si tengono diversi eventi, come lo spettacolo notturno a Xochimilco, mentre nel centro città viene organizzata una grandiosa parata e si trovano i banchetti dei truccatori che dipingono a tema le facce di chi vuole immergersi completamente nell’atmosfera di festa.

Inoltre, da Città del Messico si possono raggiungere diverse località famose per El Dia de los Muertos, come Mixquic.

Zócalo (Piazza della Costituzione), Città del Messico

Mixquic

Le celebrazioni che si tengono a Mixquic sono proprio quelle che hanno ispirato il cartone animato Coco. Qui vengono organizzati grandi festeggiamenti, con musiche, spettacoli, bancarelle di cibo e bevande.

Un grande numero di persone si riversa in questo ex piccolo villaggio, oggi inglobato dalla gigantesca capitale, per partecipare alla vivace festa che culmina con la tradizionale Alumbrada, quando le numerose candele che decorano le tombe vengono accese illuminando l’intero cimitero al calar del sole.

È la notte del 2 Novenbre che gli abitanti si riuniscono nel cimitero, decorano le tombe con fiori e candele e passano la notte qui. Fuori dal cimitero continua l’allegra e rumorosa festa, mentre dentro si crea un’atmosfera quasi solenne, spirituale.

Cimitero di Mixquic

Patzcuaro

Un’altra celebrazione che merita una visita è quella che si tiene nella piccola isola di Janitzio, sul lago di Patzcuaro, nello stato messicano di Michoacán. Anche qui le famiglie si radunano nel cimitero e si festeggia con musica e balli. Ma l’evento più atteso e affascinante è la sfilata delle barche dei pescatori che illuminano il lago con le candele.

Merida

Anche la capitale dello Yucatan organizza grandi festeggiamenti per il Giorno dei Morti. Furono i Maya ad abitare questa zona nell’epoca pre-ispanica ed è dalla fusione delle loro tradizioni con quelle degli spagnoli che derivano le celebrazioni dell’Hanal Pixan, che significa “cibo delle anime”.

Anche nella regione dei Maya il Giorno dei Morti si festeggia in questo periodo, in particolare fra il 31 ottobre e il 2 novembre, e anche in questo caso vengono allestite le ofrendas, con qualche differenza negli oggetti posti sugli altari e nel cibo che tradizionalmente si prepara e si mangia per l’occasione.

I due più grandi eventi organizzati a Merida sono tradizionalmente il Camino de Flores (sentiero dei Fiori) e il Paseo de las Animas (la sfilata delle Anime).

Altre curiosità sul Dia de Los Muertos

Cosa si mangia il Dia de Los Muertos?

Come abbiamo detto il Dia de Los Muertos si festeggia diversamente a seconda della zona del Messico; dunque, anche quello che si mangia cambia a seconda della zona. Il Messico è un paese enorme, composto da 31 stati, con clima, usi, costumi e tradizioni diverse; quindi, è facile capire quante possono essere le diversità fra una zona e l’altra.

In ogni caso ci sono dei cibi più diffusi durante questa festa, uno su tutti il pan de muertos, un pane morbido spesso ricoperto di zucchero e di colori e sapori diversi a seconda dell’aroma usato. E poi abbiamo già parlato dei calaveras, i teschi di zucchero super colorati e con diversi sapori, che come il pan de muertos vengono sia mangiati, sia usati come offerte ai defunti.

Fra le pietanze che si è soliti mangiare durante questo periodo ci sono anche i tamales, degli involtini di foglie solitamente ripieni di mais e carne e/o verdure.

Pan de Muertos

Quanto dura il Dia de los Muertos?

Si inizia a preparare già dalla seconda metà di ottobre, le famiglie allestiscono le loro case, le città iniziano a riempirsi di fiori e ofrendas , ma il clou della festa è dal 28 ottobre al 2 novembre.

Durante questa ricorrenza ogni giorno è dedicato a diversi defunti: il 28 ottobre a chi è morto per incidente o pallottola, il 29 ai morti per annegamento, questi due giorni sono quindi dedicati a coloro che sono morti in modo improvviso e violento.

Il 30 ottobre è dedicato alle anime solitarie e a quelle dimenticate, il 31 ai bimbi mai nati o morti prima del battesimo, il 1° novembre ai bambini morti, ed infine il 2 novembre si festeggia il ritorno dei defunti sulla terra.

Come vestirsi per il Dia de los Muertos?

Per El Dia de Los Muertos ci si può vestire come si vuole ma se si desidera essere vestiti a tema per l’occasione allora l’ideale è prendere spunto dalle icone stesse della festa, come la Calavera Catrina. Potrete vestirvi di nero e dipingervi la faccia, mettervi un grande cappello, o il cerchietto di fiori in testa. Sbizzarritevi insomma!
Noi siamo andati in giro per Città del Messico così:

E poi abbiamo incontrato anche un simpatico cagnolino travestito per la festa.

Il nostro articolo sul Giorno dei Morti in Messico finisce qui! Speriamo di aver soddisfatto tutte le vostre curiosità e risposto a tutte le vostre domande in merito. Continuate a leggerci e seguiteci su Instagram, Facebook, TikTok, o sul social che preferite, siamo ovunque!!

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