Museo memoria Ustica Bologna
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Strage di Ustica: la storia e il museo di Bologna

Alcuni dei più giovani non conosceranno sicuramente questa angosciante storia, una storia a tratti surreale in cui il mistero ha prevalso per tanti anni sulla drammatica morte di ben 81 persone che quel fatidico giorno di giugno del 1980 partirono dall’aeroporto di Bologna-Borgo Panigale senza mai arrivare all’Aeroporto di Palermo ed incontrando la morte nella tristemente famosa strage di Ustica.

Oggi possiamo conoscere questa storia e dar memoria a questo spaventoso evento con la visita al Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, un’esposizione dall’altissimo valore artistico ed umano!

Strage di Ustica: un riassunto della storia

È il 27 giugno del 1980, dall’aeroporto di Bologna-Borgo Panigale l’aereo DC-9 I-TIGI della compagnia Itavia deve operare un volo direzione Palermo. Subisce un classico ritardo ed il volo parte quasi due ore dopo l’orario previsto.

Alle 20.08 le 81 persone a bordo dell’aereo lasciano la terraferma in vita per l’ultima volta.

Sono le 20.59 quando avviene l’ultimo contatto tra il velivolo e la torre di controllo di Roma per una verifica standard, alle 21.13 sarebbe dovuto atterrare ma da questo momento nessuno risponderà più dall’aeromobile Itavia.

Dopo quasi un’ora dal mancato atterraggio l’aereo viene dato per disperso, poco prima delle 22.00 gli elicotteri di soccorso perlustrano l’ipotetica zona di Ponza e Ustica. Ma è all’alba del giorno successivo che un elicottero, sorvolando la zona di mare attribuita all’isola di Ustica, in provincia di Palermo, nota alcuni frammenti del velivolo in mare e successivamente una grossa macchia di carburante nell’acqua!

La certezza avviene quando oltre ad altri detriti affiorano i primi corpi ed il mistero sulla scomparsa dell’aereo della compagnia Itavia è risolto, ma ne nasce quasi nell’immediato un altro, in quali e per quali circostanze il DC-9 è precipitato?

Le cause del disastro aereo di Ustica

Rimane e rimarrà per sempre un senso di incertezza quando si parla delle cause che hanno portato alla morte delle 81 persone a bordo dell’aeromobile.

Fin dal primo istante ci furono vari depistaggi da parte di alcuni membri dei vari organi statali e ministeri implicati nella vicenda, e chi cercava la verità percorse una strada tortuosa e spesso senza via di uscita.

Inizialmente si cercò di attribuire la colpa del disastro alla compagnia aerea ed in particolare al velivolo, ipotizzando un malfunzionamento dell’aeromobile o un cedimento strutturale.

Questa ipotesi fu scartata grazie ad evidenti prove che la smentivano, così come la successiva ipotesi di attentato terroristico. Vennero recuperate parti dell’aereo e analizzate, si evidenziò che l’aeromobile non subì esplosioni dall’interno.

La causa più accreditata venne fuori con fatica e riconosciuta reale con una sentenza in sede sia risarcitoria che penale solo tanti anni dopo la strage.

La spiegazione dell’incidente ha i connotati di un libro di spionaggio, pare infatti che fossero implicate più nazioni, in particolare Libia, Francia e Stati Uniti, con l’aeromobile Itavia che si trovò in mezzo ad un inseguimento e alla linea di fuoco tra i caccia alleati e quello libico, tutti non ufficialmente in volo.

Nel 2007 Francesco Cossiga, che fu presidente del Consiglio nel 1980 (anno del disastro), chiarì che a colpire il DC-9 fu un missile francese a risonanza destinato al Mig da guerra libico, e lo stesso Cossiga affermò che presumibilmente a bordo del caccia ci fosse il Generale Gheddafi.

Quattro esponenti dei vertici militari italiani furono assolti dall’accusa di Alto Tradimento, mentre furono 80 i militari dell’aeronautica condannati per vari reati.

Il recupero dell’aereo

Era ormai il 1987, quando l’allora ministro del tesoro Giuliano Amato mise a disposizione un grosso fondo per il recupero del relitto che giaceva a ben 3700 metri di profondità nelle acque del mar Tirreno.

Fu recuperato per il 96% in due momenti distinti, uno appunto nel 1987 ed uno nel 1991, il velivolo rimase a disposizione delle autorità in un hangar fino al 2006.

Anche in questo caso ci furono alcuni misteri e discussioni, vista la difficile situazione di recupero ci si affidò ad una delle poche ditte in grado di farlo, la francese Ifremer, successivamente riconosciuta da un giudice come ditta a stretto contatto con i servizi segreti francesi, il che diede seguito quindi ad incertezze riguardo la validità dei documenti e filmati forniti sulle operazioni di recupero.

Terminate le indagini da parte della magistratura italiana, il relitto venne trasferito nel giugno 2006 in quello che oggi conosciamo come Museo per la Memoria di Ustica.

dc9 Itavia

Il museo di Bologna dedicato alla strage di Ustica

È il 27 giugno del 2006, sono passati esattamente 26 anni dall’accaduto, quando viene inaugurato il Museo per la Memoria della Strage di Ustica, grazie all’incessante impegno dell’Associazione dei parenti delle Vittime e ad una grande e difficile organizzazione per il trasporto degli oltre duemila pezzi del relitto dell’aeromobile da parte dei Vigili del Fuoco di Roma.

L’aereo, ospitato in un ex-magazzino dei trasporti consorziali di Bologna, venne ricostruito nella parte centrale dello stabile, mentre tutto attorno venne installata un’esposizione dell’artista Christian Boltanski con 81 luci che si accendono e pian piano si spengono e 81 specchi rappresentativi delle vittime.

Mentre visiterete il museo, in sottofondo sentirete ipotetici e classici pensieri dei viaggiatori in partenza. Alcune casse contengono oggetti personali delle 81 vittime ma non sono visibili ai visitatori.

Potrete vedere quelli ed interessanti interviste ed approfondimenti nel documentario proiettato alla fine della mostra! Il museo fa parte della galleria di Arte Moderna di Bologna.

Info utili per la visita al Museo per la Memoria di Ustica

L’ingresso al museo di Ustica è gratuito per tutti ma la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro le 24 ore precedenti la visita.

Museo Ustica Bologna orari

L’orario invernale per le visite dal 27 settembre è il seguente:

Aperto sabato, domenica e festivi h 10.00 – 18.00. Chiuso lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Museo Ustica come arrivare

Il museo si trova in Via di Saliceto, 3/22 a Bologna ed è raggiungibile dal centro città con diversi bus, ad esempio il numero 27.

Conclusione: Perché visitare il museo della memoria della strage di Ustica

Quando si ascolta questa storia dai parenti delle vittime, quando ci si informa con qualche ottimo documentario, si rimane scioccati da ciò che è accaduto e ancor di più dall’intricato sistema di silenzio e depistaggio che si formò per coprire questa orribile tragedia.

Persero la vita 81 persone divise in 77 passeggieri (dei quali 13 bambini) e 4 del personale di bordo. Oggi i più giovani non conoscono questa storia ed è per questo che è nato il museo della memoria della strage di Ustica, per ricordare le vittime e far sì che ciò che è avvenuto non accada mai più. Per lo stesso motivo è importante fargli una visita!


Strage di Ustica documentario


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